Incontrare don Enzo mons. Giovanni Giudici, vescovo di Pavia
È necessario conoscere meglio la persona di questo straordinario sacerdote
nel duplice intento di farlo incontrare alla gente di oggi
e di meglio comprendere la parola che Dio ci ha detto attraverso di lui.
L’impegno della Casa del Giovane sviluppa su vari aspetti l’indicazione fondante di Don Enzo Boschetti. Noi che guardiamo la Casa del Giovane dall’esterno ne vediamo l’impegno di carità che si manifesta nell’accoglienza, nell’attività educativa, nell’operare per l’inserimento nella società di persone potenzialmente marginali.
Perché l’impegno di una comunità credente sia vissuto con slancio e scioltezza di fronte a novità, imprevisti, possibilità nuove, è importante riconoscere la conformità del proprio presente alle intuizioni spirituali che stanno all’origine dell’impegno. Oltre a ciò occorre vivere la missione di far entrare nella tradizione della Chiesa, in particolare della nostra chiesa Pavese, il dono spirituale dell’iniziatore della Casa del Giovane. I due impegni si implicano a vicenda.
Occorre conoscere meglio Don Enzo così che lo possano incontrare tutti coloro che personalmente non sono stati a contatto con lui. Occorre riflettere su di lui così da comprendere meglio quale parola per mezzo di lui ci è stata detta da Dio. Attraverso gli avvenimenti che compongono la sua vita, le parole scambiate e le tracce lasciate dalle sue domande e dai suoi gesti, noi siamo aiutati a comprendere meglio le ragioni delle scelte di Don Enzo e ci si aprono spiragli di luce attraversi i quali possiamo risalire all’ispirazione presente al centro della sua vita.
Vi sono certo letture molteplici della sua vita e percezioni diverse del suo tipo di testimonianza. Per parte mia sento che è particolarmente attenta all’oggi della Chiesa e della cultura laica la scelta fatta da Don Enzo di operare perché i poveri, i piccoli, i sofferenti ricevano pienamente l’annuncio del Vangelo di Gesù e se ne facciano a loro volta convertiti e testimoni.
Così non si opera solo per loro, ma con loro si intende costruire una comunità di persone rinnovate dalla fede, avviate a comprendere la propria condizione, di fatica, di sofferenza, di limitazione, come un misterioso ma reale appello di Dio. Il compito impegnativo che sta davanti a noi riguarda dunque la comprensione della specificità della testimonianza di questo straordinario sacerdote.